Il Carnevale, considerata la festa delle feste, perché in questi giorni tutto o quasi tutto è concesso: fare scherzi, mangiare a crepapelle, travestirsi con le maschere più bizzarre, lanciare coriandoli e stelle filanti… Ma, proprio perché è la festa più pazzerella di tutte, alcuni paesi del nostro stivale, la salutano organizzando il funerale.
Proprio così, viene chiamato il “funerale di Carnevale”, e addirittura viene organizzata l’estrema unzione e il testamento. Naturalmente il funerale rappresenta sia la fine di un periodo di estrema libertà, il Carnevale, dove le persone, soprattutto nell’antichità, davano sfogo ad ogni desiderio, che l’inizio della Quaresima, quando i cattolici-cristiani iniziano, come dice la parola stessa, quaranta giorni di rigore, digiuno e astinenza.
Per tradizione, celebrando il funerale al “Re della festa”, tutte le negatività dell’anno passato, vanno via con lui. Ogni città, ha un suo modo particolare di organizzare il funerale, ma sono tante quelle che inscenano un vero corteo funebre, dove un fantoccio, alla fine della cerimonia, viene bruciato. Verrebbe da dire: pura follia… ma è proprio questo che il Carnevale rappresenta.
16/02/2021
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