Oggi, 6 maggio, l’Italia ha ufficialmente esaurito tutte le risorse naturali che il Pianeta è in grado di rigenerare in un anno. È l’Overshoot Day italiano, una data simbolica — ma terribilmente reale — che segna il momento in cui entriamo in debito ecologico: da oggi, ogni goccia d’acqua, ogni chilowattora, ogni pasto ha un impatto che va oltre la capacità del nostro pianeta di rigenerarsi.
A segnalarlo è il Global Footprint Network, che da anni calcola quanto e come stiamo consumando. E la notizia non è buona: se tutto il mondo vivesse come noi italiani, servirebbero tre pianeti Terra per sostenere i nostri ritmi di consumo. Sì, tre.
Cosa vuol dire davvero “Overshoot Day”?
Immagina di avere un conto in banca con un budget per tutto l’anno. Oggi, 6 maggio, l’Italia ha finito tutto: acqua, energia, cibo, materie prime… abbiamo già speso tutto. Da domani, iniziamo a saccheggiare le risorse del 2026. È come vivere costantemente con la carta di credito in rosso: insostenibile e dannoso, soprattutto per chi verrà dopo di noi.
Questa situazione non è solo una statistica per ambientalisti. Ha effetti concreti: ecosistemi che collassano, clima sempre più instabile, biodiversità in crisi. La Terra non riesce più a rigenerarsi al ritmo in cui la stiamo consumando.
E ora?
Cambiare rotta è possibile, ma serve agire adesso. Consumare meno, in modo più responsabile. Mangiare meno carne, ridurre gli sprechi, usare trasporti pubblici, scegliere energia pulita. E soprattutto: chiedere scelte politiche coraggiose, perché non basta la buona volontà individuale se il sistema continua a puntare su modelli di sviluppo insostenibili.
L’Overshoot Day non è solo una data sul calendario. È uno specchio: ci mostra chi siamo e dove stiamo andando. E oggi, onestamente, il riflesso non è dei migliori.
Che ne dici, siamo pronti a cambiare?
06/05/2025
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