Una canzone di Anggun di fine millennio cantava la preghiera della neve sul deserto, come metafora di liberazione e bisogna dire che l'umanità si augura che il fenomeno meteorologico di questi giorni possa essere presaggio di una liberazione definitiva dal covid e un necessario ritorno alla normalità
Il deserto del Sahara imbiancato dalla neve e l’Arabia Saudita con temperature davvero glaciali per la zona. Sono gli effetti del meteo impazzito a causa dei cambiamenti climatici indotti dal surriscaldamento globale. Immagini suggestive ma anche un po’ preoccupanti se si pensa alle temperature consuete della zona, tra le più calde del pianeta.
Le forti nevicate hanno costretto il governo a lanciare una massiccia operazione grande freddo, per distribuire coperte e alimentari alle popolazioni rimaste isolate.
Tuttavia, questa non è la prima volta che si verifica il fenomeno. La neve nel deserto era già stata immortalata in una fotografia diventata virale già nel 2016, quando un'immagine riproduceva la prima nevicata nel Sahara in 37 anni.
Da allora, la neve si è formata più frequentemente, ma lascia ancora perplessi ed entusiasti gli abitanti della regione. Il fenomeno registrato in alcune parti dell'Algeria e dell'Arabia Saudita colpisce per le bellissime geometrie che la neve ha formato sulle dune di sabbia.
A noi piace pensare che sia un evento magico che annuncia buone nuove, la speranza è sempre posiiva e credere porta sempre buonumore
21/01/2021
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