Oggi è stata una giornata speciale per tanti bambini e bambine di Palermo: hanno partecipato a una lezione davvero unica… a bordo di una barca! Ma non una barca qualsiasi: si chiama Mare Nostrum Dike ed è attraccata al molo Trapezoidale della città.
Quasi 200 piccoli studenti sono saliti a bordo per parlare di un tema importante: la legalità. E lo hanno fatto in un giorno davvero significativo, il 23 maggio, quando si ricorda la strage di Capaci, avvenuta 33 anni fa, in cui furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
La barca che li ha accolti ha una storia particolare: un tempo veniva usata dagli scafisti per trasportare migranti dalla Turchia. Ora, però, è stata confiscata e trasformata in un simbolo di speranza e legalità grazie a un progetto dell’Archeoclub d’Italia.
“È il secondo anno che siamo qui a Palermo – ha spiegato Fortunata Flora Rizzo, vicepresidente dell’Archeoclub – Lo facciamo per parlare ai bambini di legalità, perché crediamo che anche i più piccoli possano capire quanto sia importante vivere nel rispetto delle regole. E il 23 maggio è la data giusta per farlo: è un giorno che ha lasciato un segno profondo in questa città.”
Le scuole sono state coinvolte a piccoli gruppi, e ogni classe ha vissuto l’esperienza con entusiasmo e curiosità. Tra gli insegnanti presenti c’era anche Nunzia De Rosa, che ha detto: “Ai nostri bambini spieghiamo cos’è la mafia, con parole semplici ma vere. Devono sapere cosa è successo, perché solo conoscendo il passato possono costruire un futuro migliore. I bambini sono come semi: se semini bene, cresceranno forti e onesti.”
Sulla Mare Nostrum Dike, i bambini hanno ascoltato storie, fatto domande, e imparato che la legalità non è una parola complicata: significa rispetto, giustizia, coraggio. E loro, con i loro occhi attenti e le mani alzate per chiedere, hanno dimostrato che il cambiamento comincia proprio da loro.
Oggi, a bordo di quella barca, è salpata una nuova generazione di cittadini consapevoli. E il mare di Palermo ha fatto da testimone a un piccolo grande viaggio verso un futuro più giusto.
23/05/2025
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