Tanti, tanti anni fa, il 1° ottobre 1957, è accaduto qualcosa che ha cambiato per sempre la storia del mondo (e anche del cielo!). L’Unione Sovietica, un grande Paese che oggi non esiste più, ha lanciato il primo satellite artificiale nello spazio. Si chiamava Sputnik, che in russo significa “compagno di viaggio”.
Lo Sputnik era una sfera argentata con quattro lunghe antenne che sembravano zampe sottili. Non aveva occhi né bocca, ma mandava segnali radio: “bip… bip… bip”, come se fosse un piccolo cuore che batteva nel silenzio dello spazio. Tutti i radioamatori del mondo potevano ascoltarlo!
Immaginate lo stupore delle persone: per la prima volta, qualcosa costruito dagli esseri umani stava girando intorno alla Terra come una piccola luna. Era l’inizio della corsa allo spazio, un’avventura che avrebbe portato poi a razzi, navicelle e persino all’arrivo dell’uomo sulla Luna.
Lo Sputnik non rimase per sempre lassù: dopo alcune settimane bruciò tornando nell’atmosfera. Ma il suo viaggio rimane indimenticabile, perché ha aperto la strada a tutte le missioni spaziali che oggi ci fanno sognare stelle, pianeti e galassie lontane.
E chissà, magari un giorno sarete proprio voi a costruire un nuovo “Sputnik” per esplorare l’universo!
Curiosità spaziale: lo Sputnik era grande più o meno come un pallone da spiaggia e pesava circa 83 chili. Niente male per un “compagno di viaggio” del cielo!
01/10/2025
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